“Low middle class” inglese: questo diceva la “didascalia”. Ricostruita fedelmente con un occhio a Napoli, accompagna una grande messa in scena di Carlo Cecchi, con un forte sapore anglo/napoletano.
SCENOGRAFIA
Il regista, Alberto Rosselli, immaginava luoghi che portassero ad una sensazione di compressione e inquietudine, per restituire in termini spaziali il testo di Strindberg. I personaggi sono costretti da percorsi interiori, resi fisici dalla scena/labirinto che quasi mostra al pubblico i loro segreti.
Questo labirinto è la metafora di tutti i loro rapporti familiari, delle gerarchie che cambiano. La pedana inclinata di 40 mq, viene agita come fosse uno spazio, un unico spazio, che esprime i rapporti tra i personaggi.
INFORMAZIONI
Studio Benaim ha lavorato alle scene di Il ritorno a casa, testi di Harold Pinter, regia di Carlo Cecchi, Teatro Niccolini di Firenze, 1982, scene a cura di Studio Benaim.